Gli occhi del chimico… (da leggere tutta)

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Era la moglie di un famoso e celebrato scienziato, candidato al premio Nobel per la chimica. Ma era una donna sola e triste per le continue assenze del marito, che saltava da un aereo all’altro e da una conferenza all’altra. Quando sorprendeva la moglie a piangere, il professore reagiva in modo duro e scostante. Un giorno, vedendo le lacrime scorrere sul viso della donna, l’uomo le passò bruscamente un dito sulla guancia e raccolse una lacrima. Avvicinò il dito al volto della moglie e freddamente disse: “A che ti serve piangere? Guarda: le lacrime sono solo un po’ di albumina, sodio, calcio, lisozima, glucosio, qualche proteina, carbonio… in quantità ridicola. Che cos’è una lacrima? Un’inutile secrezione di acqua sporca”.

Troppo spesso guardiamo gli altri con gli occhi del chimico. In questo modo, hanno ragione quelli che dicono che il corpo umano è soltanto una quantità di grasso sufficiente per produrre sette pezzi di sapone, abbastanza ferro per produrre un chiodo di media grandezza, una quantità di fosforo sufficiente per allestire duemila capocchie di fiammiferi, abbastanza zolfo per liberarsi dalle proprie pulci… E allora l’amore è solo una reazione chimica, una specie di malattia, gli esseri umani una merce in vendita, il mondo dello spirito una forma di stupidità…
(B. Ferrero)