Una madre che scrive alla figlia di amore e di vecchiaia. (Bellissima, leggete…)

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Il rapporto tra madre e figlio è un rapporto unico, indissolubile.

A volte, durante la vita capita che, madri e figli, non si incontrino, altre volte capita, invece, che si scontrino, ma una madre è quella che si sveglia ad ogni tuo respiro quando sei piccolo, e che non si addormenta se non ti sente rientrare quando sei adolescente.

Una madre è in prima fila a piangere quando ti sposi, e sempre lei batte davanti al vetro della nursery quando insieme a madre diventa nonna.

Ed è sempre lei, che anche se il figlio ha 40 anni gli chiede di mettere la sciarpa perché c’è freddo, e ti prepara un piatto di pasta se arrivi stanco e preoccupato per il lavoro in quella che non è più casa tua, ma che lei vede ancora come casa tua.

E, anche se non è ancora la festa della mamma, mi piace commentare una lettera.

E’ una madre che scrive alla propria figlia, e parla di vecchiaia e di amore.

E sono frasi che dovremmo ricordare tutte, quelle figlie che magari sono adesso adulte, perché la ruota gira, e quello che adesso sembra lontano, un giorno sarà così anche per loro, e per noi, che siamo state figlie e ora siamo mamme.

E soprattutto, cerchiamo di far sì, che quando le nostre mamme ci faranno capire che ci amano, noi non le ignoreremo.

Dedicato a tutte le mamme e le figlie.

Se un giorno mi vedrai vecchia, se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi, abbi pazienza…

Ricorda il tempo che ho trascorso io ad insegnartelo quando eri piccola.

Se quando parlo ripeto sempre le stesse cose non m’interrompere, ascoltami…

Quando eri piccola io dovevo sempre raccontarti la stessa storia finchè non ti addormentavi.

Se a volte non ho voglia di lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare…

Ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi farti il bagno.

Se vedi la mia ignoranza sulle nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico…

Ho avuta tanta pazienza io quando t’insegnavo l’alfabeto e t’aiutavo nei compiti.

Se non riesco a ricordare e perdo il filo del discorso, dammi il tempo di ricordare, e se non ci riesco non t’innervosire, la cosa più importante non è quello che dico, ma il bisogno d’essere li con te ed averti li che mi ascolti…

Se le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo, non mi trattare come fossi un peso…Vieni verso di me con le tue mani nello stesso modo con cui io l’ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi…

Se dico che vorrei essere morta non arrabbiarti…

Un giorno comprenderai cosa mi spinge a dirlo e cerca di capire che alla mia età non si vive, ma si sopravvive.

Un giorno capirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te, che ho tentato di spianarti la strada.

Dammi un po’ del tuo tempo, dammi un po’ della tua pazienza, dammi una tua spalla su cui appoggiare la testa allo stesso modo in cui io l’ho fatto per te.

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Ti amo figlia mia e prego per te anche se mi ignorerai.
(web)

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